I mental coach Alessandro Da Col e Alessandro Pancia ospiti a Sky Sport: ecco cosa hanno detto
Il mondo di Accademia Crescita Personale finisce su Sky Sport 24 per parlare dei segreti che sottostanno al successo nel mondo dello sport. Da Berrettini a Sinner, dalla resilienza alla capacità di trasformare sconfitte in opportunità, alla voglia di riscatto: ecco cosa hanno detto i due mental coach nell’intervista.
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Accademia crescita personale e l’intervista su Sky Sport 24
Chi fa sport ha bisogno di energia mentale. Ma come si allena la mente? Tutto inizia da questa domanda, che attraversa l’intera intervista dei due fondatori di Accademia Crescita Personale, realtà n°1 in Italia per il mindset coach, e a cui i due formatori hanno sapientemente risposto illuminando la relazione profonda che lega sport e mindset. Scopriamo insieme cosa hanno detto i due intervistati.
Sport e mentalità: Alessandro Da Col e Alessandro Pancia su Sky24
“La mente è quella sorta di muscolo nascosto – spiega Alessandro Da Col ai microfoni di Sky Sport 24 – che insieme a quello fisico compone il cuore pulsante di ogni prestazione atletica. Integrando l’allenamento fisico al goal-setting, per stabilire obiettivi, e alla mindfulness, per vivere centrati nel presente, si può allenare la nostra mente per poter reagire con precisione e resilienza alle sfide. La resilienza è fondamentale per un’atleta”.
In studio, oltre allo sport, viene toccato anche il tema delicato e attuale: quello dei rapporti complicati e pericolosi tra uomo donna, dove l’uomo sembra aver perso la capacità di accettare la sconfitta. Lo sport può insegnare a perdere, e anche il coaching. A questo, risponde Alessandro Pancia.
“Esiste un metodo per imparare a perdere, e lo sport ci aiuta tanto in questo. Questo non significa accettare passivamente la sconfitta, ma sfruttarlo come strumento di apprendimento: analizzando cosa non ha funzionato, e migliorandolo. Ricalibrare costantemente noi stessi, i nostri errori, le nostre sconfitte, per diventare sempre più eccellenti. Più si sbaglia, e più si diventa bravi. E Sinner ne è l’esempio lampante”.
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Sconfitta sportiva: gli errori da evitare
- Isolamento: è l’errore più comune, in preda dall’imbarazzo, ci isoliamo e si rifiuta di affrontare le ragioni della sconfitta.
- Dialogo non costruttivo: dare adito a quella vocina critica che ci ripete “Non sono stato abbastanza bravo”. Ecco, questo tipo di dialogo ci blocca, ci limita, abbassa l’autostima e la motivazione per rimettersi in pista.
Come ricominciare dalle sconfitte
Il segreto, spiega Alessandro Pancia a Sky, è saper riconoscere questi momenti per imparare e crescere. Cosa ho capito da questa sconfitta?
Da qui è giusto ripartire. Prosegue Alessandro Da Col, “Il mindset coach è importante in questo. A scuola non ce lo insegnano, mentre nello sport sì: le sconfitte innescano paura del fallimento, ma se non lavoriamo sulla battuta d’arresto non si può tornare a vincere. Bisogna accogliere gli errori e farli diventare trampolini di lancio della nostra resilienza”.
Non a caso, ci sono big nel mondo dello sport che hanno alle spalle un mindset coach. “Prendiamo l’ex tennista Serena Williams come esempio: ha avuto suo papà come mental coach per tutta la vita”.
L’esercizio per superare la sconfitta
Quello che possiamo fare – racconta Alessandro Pancia – è dare un esercizio pratico, ovvero la tecnica dei 101 successi per imparare a porre il focus su ciò che funziona nella nostra vita. “Prendiamo un foglio e scriviamo le 101 cose che, da quando siamo nati, sono stati per noi piccoli e grandi traguardi. ‘Ho vinto la medaglia alle elementari’, ‘mi sono laureato’, e via dicendo. Queste sono tutte cose che mettono il focus su cose positive, togliendo l’attenzione dai fallimenti”.